Nel nostro consueto appuntamento mensile di Maggio dedicato ai libri, in collaborazione con il blog Read me a book, Mirella ci presenta il libro Brian and the Vikings. Continuate a seguire le loro boards in Pinterest che sono utilissime per cercare il libro perfetto per i vostri piccolini, suddivise per età e argomenti.
Oggi vi voglio far conoscere una simpatica storia del paese che ormai è diventato la nostra casa. Brian and the Vikings racconta infatti la prima parte del mito di Brian Boru, un bambino che grazie alla sua intelligenza e caparbietà diventò re in Irlanda.
Potete immaginare che di versioni di questa storia ne esistano veramente tante, questa che vi presento però è stata scelta proprio da Gattila, ed ha riscontrato un grande successo sia con lui che con la sorellina più piccola. Il linguaggio del libro è abbastanza semplice, e a Gattila piace leggere il libro a Minu, con tanto di vocine e urletti divertiti.
Gli autori Chris Judge e Mark Wickham sono entrambi Irlandesi doc ed i loro lavori hanno riscosso un discreto successo a livello internazionale.
La storia di Brian inizia in un piccolo villaggio da qualche parte di questa verde isola, dove Brian il più piccolo dei bimbi passa le giornate a giocare con i fratelli. La cosa che però lo distingue maggiormente è l’intelligenza. Brian infatti è molto ingegnoso e ama costruire aggeggi di ogni tipo, per la gioia e divertimento di tutti i suoi compagni di gioco, ma anche per rendere la vita più facile al suo villaggio.
Un giorno lui ed i fratelli si erano avviati verso il fiume per pescare e giocare, quando improvvisamente una grande e spaventosa nave di Vichinghi si presenta all’orizzonte. I fratelli corrono velocemente verso il villaggio, ma i Vichinghi ormai li avevano notati.
Arrivati al villaggio gli adulti rimangono di pietra e totalmente in panico non sanno che fare. Fortunatamente il sempre ingegnoso Brian prende in mano la situazione e ai fratelli spiega il suo piano. Brian infatti ricorda che il punto debole dei vichinghi è il loro assoluto terrore dei draghi.
Nel frattempo i vichinghi approdati sulla riva del fiume si fanno strada tra la foresta verso il villaggio. Ecco che da dietro una collina spunta del fumo, tremanti i Vichinchi esclamano:
Dragon Smoke!
Ma purtroppo uno di loro nota due dei fratelli di Brian nascosti dietro le rocce, che con un fuocherello e un tappeto simulavano la presenza del temuto mostro. I bambini corrono via ovviamente inseguiti dai Vichinghi. Ecco che improvvisamente una grossa lingua di fuoco rossa e arancio ferma gli invasori… nuovamente nascosti dietro le rocce due fratelli stavano saltando sopra un grosso cuscino pieno di foglie autunnali, queste uscendo velocemente davano l’impressione di una lingua infuocata.
“That’s no dragon. After them!!!! Â
Urlano i Vichingi.
La storia continua così, un’esilarante rincorsa dei cattivi che ad ogni angolo vengono fermati da finti artigli e musi intagliati in pezzi di legno; fino a che prima di raggiungere il villaggio non vengono sorpresi da Brian, che nel frattempo era riuscito a costruire una delle sue invenzioni. Un’enorme drago, fatto di erba, legno e tela, con tanto di ali funzionanti e lingua infuocata, e così finalmente gli invasori si ritirano!
For now.. perché la storia di Brian continua, nel secondo volume, Brian and the Giant.
Mirella, Read me a Book.
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